5 reviews for Samsung TV QE32Q50AEUXZT QLED Full HD, Smart TV 32″ Quantum HDR, 100% Volume Colore, OTS Lite, Slim Design, Integrato con Bixby e Alexa compatibile…

1. 

   Aldo G. – 4 mesi ago

   Valutato 5 su 5

   Direi un ottimo acquisto, si vede bene,non stanca la vista facile da programmare,bene sono contento,poi su Amazon il prezzo è sempre conveniente!

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2. 

   Fiore S. Barbato – 3 mesi ago

   Valutato 5 su 5

   Lo smart TV va benissimo, bello, ottima qualità di immagine. Alla accensione, dopo qualche domanda iniziale, ha fatto tutto da solo e ha sintonizzato i programmi disponibili secondo un ordine logico che a me va bene. Facile il collegamento al WIFI di casa. Un poco nascosto il tasto fisico di accensione e spegnimento, qualche lentezza nei comandi di menù, nella scelta delle APP e nel cambio di programmi con il telecomando. Ottimo il telecomando senza l’uso delle pilette. L’audio con gli altoparlantini della TV è scadente, è invece ottimo con le cuffiette bluetooth (non in dotazione). Penso di acquistare una sound bar per migliorare.

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3. 

   GD – 3 mesi ago

   Valutato 5 su 5

   Buon televisore, immagini nitide e suoni nettamente migliori rispetto ad altre TV delle stesse dimensioni. Telecomando di nuova generazione a carica solare, molto comodo, ma dovete prima abitiarvi al comando dei tasti. Se siete in possesso di un vecchio Tv samsung e non avete pazienza di studiare il nuovo telecomando potete tranquillamente utilizzare il vecchi telecomando, funziona a perfezione anche su questo modello.

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4. 

   Martinazzi R. – 2 mesi ago

   Valutato 5 su 5

   Ottimo prodotto , installazione semplice , basta avere un pochetto di pratica d’informatica e si fà in un lampo , per il telecomando bisogna prenderci la mano ma dopo va bene ed abbastanza veloce , oppure utilizzate un vecchio comando samsung che va bene comunque . colore molto buono , audio nella norma ma si senta bene anche da distante , unica cosa che avrei preferito un unico supporto centrale , ma è un mio problema … direi che fra quelli che ho visto in esposizione era il migliore , un pelino caro ma ne vale la pena spendere quei 50euro in più , li vale tutti …. grazie ciao Riccardo

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5. 

   Katia – 1 mese ago

   Valutato 4 su 5

   Ho acquistato da circa un paio di mesi questo tv e mi sono presa del tempo per poterlo valutare in modo più completo ed oggettivo.
   Il mio giudizio complessivo è più che buono ma avrebbe potuto essere ottimo se non peccasse su alcuni aspetti.
   Di seguito elencherò i suoi punti di forza e i suoi limiti per poi svilupparli più in dettaglio.
   Positivi: qualità dell’immagine; risposta ai comandi; ricezione del segnale da altri dispostivi tramite mirroring; triplice assistente vocale; Samsung tv Plus.
   Negativi: audio depotenziato; piedini di sostegno; telecomando in dotazione; sistema operativo smart e sopra ogni altra cosa, assenza del PVR.

   Dunque per quanto riguarda i pregi, non credo sia nemmeno necessario soffermarmi a lungo sul primo aspetto. Samsung da questo punto di vista è una certezza e garantisce una qualità visiva di primordine, superiore a mio avviso alle dirette concorrenti, LG e Sony. Naturalmente è possibile poi regolare l’immagine a proprio piacimento agendo sulle varie impostazioni a ciò dedicate. Semmai può essere di interesse sapere che l’angolo di visione è assolutamente perfetto, comunque ci si posizioni rispetto al tv, la visione stessa rimane impeccabile, con una pulizia della schermata e una vividità dei colori davvero pregevole.

   La risposta ai comandi è sicuramente buona, non aspettatevi un razzo ma a mio avviso è ben più che discreta. Anche qui migliore di quella di altri brand.

   Stesso discorso per quanto riguarda il mirroring. Forse il procedimento non è così intuitivo il e l’assenza del chromecast made in Google presente invece negli apparecchi Android si fa in parte sentire rendendolo leggermente più macchinoso, ma una volta compreso il meccanismo, l’invio di immagini e suoni al tv procede fluidamente. Personalmente mi sono avvalsa di app esterne a quelle consigliate da Samsung per quanto riguarda il dispositivo che le genera (quindi tablet o cellulare) perché utilizzando le prime la tv riceveva solo l’audio. Ma devo dire che tutte quelle che ho testato funzionano egregiamente.

   Una bella scoperta è stata trovare una triplice scelta per quanto riguarda l’assistente vocale. La casa madre cioè si è astenuta dall’imporre una propria opzione, lasciando la scelta all’utente finale che potrà decidere se selezionare Alexa by Amazon, Google assistant oppure quello proprietario della Samsung, cioè Bixby. Il mio consiglio è quello di alternarli in modo da stabilire quale ci sia più congeniale.

   Un discorso a parte merita l’inclusione della Samsung Tv Plus, un vero e proprio gioiellino che per molti rappresenterà una sorpresa inattesa ma sicuramente graditissima. Si tratta infatti di un pacchetto di numerosissimi canali, non li ho contati, ma credo siano intorno al centinaio, che spaziano tra gli argomenti più svariati, film, serie, generi musicali per ogni preferenza, documentari, informazione, cartoni, telenovelas, filoni nuovissimi come quelli per rilassarsi, viaggi, sport (anche con chicche che non ti aspetteresti!!) e tanto tanto altro ancora. Altra particolarità che rende questo “omaggio” così speciale è il fatto che puoi trovarci non solo di tutto, ma anche in lingue diverse dall’italiano per chi volesse seguire programmi in idioma originale, ad esempio inglese o spagnolo. Alcuni sono canali destinati a trasmettere un’unica serie, altri invece, la maggioranza, hanno una programmazione molto varia e non ripetitiva, sulla falsariga della piattaforma Pluto Tv che sicuramente è la fonte ispiratrice di Samsung Tv Plus e da cui la stessa ha attinto tanto. In ogni caso un jolly della Samsung e una preziosa chicca per il telespettatore.

   E veniamo adesso alle magagne.
   Per quanto riguarda il suono, bisogna dire che è totalmente in linea con la politica adottata recentemente praticamente da tutti i produttori di apparecchi televisivi, specie per quanto riguarda modelli che non siano proprio entry level ma neppure di fascia alta, e cioè quella di penalizzare il sonoro.
   E si tratta di una scelta che risponde ad obiettivi ben precisi. Fin dal momento in cui mi apprestavo a disimballare il tv, avevo intuito che non avrei dovuto aspettarmi un audio perfetto, infatti scartando il pacco la prima cosa che mi è balzata agli occhi è stata un volantino che pubblicizzava una barra surround, ovviamente anch’essa marca Samsung, invitandone all’acquisto. Come ammettere che l’apparecchio che hai appena comprato è deficitario e necessita di un “rinforzo” sotto questo profilo. Ed è così infatti.
   Per carità, non che l’audio di questo tv sia pessimo o inascoltabile, non è affatto così, e sicuramente si presta ad essere perfezionato apportandoci qualche miglioria in sede di impostazioni personalizzate. Ma siamo comunque piuttosto distanti dalla qualità del suono a cui la stessa Samsung ci aveva abituati in passato anche in modelli non di primissima linea. Comunque risulta decisamente superiore a quello di altri tv che ho avuto modo di testare (Nokia e Panasonic).

   Ragioni insondabili ed incomprensibili poi devono indurre i produttori di televisori a corredarli di piedini di sostegno anziché di un unico piedistallo centrale. Soluzione questa di gran lunga preferibile all’altra in quanto assicura una stabilità e un appoggio maggiore alla base, un equilibrio meno “dinamico” e soprattutto una praticità d’uso e una facilità di posizionamento nemmeno paragonabili a quelle dei miseri piedini che sbucano da sotto lo schermo. E che si fanno notare oltre che per la loro maggiore instabilità, anche e forse più per il loro inestetismo essendo pure di rara bruttezza, e per il fastidio che arrecano quando non si dispone di uno spazio illimitato per sistemare il televisore e bisogna fare i conti con il metro.
   Davvero perché costringere l’acquirente a provare manovre fantasiose per piazzare il tv sul piano che gli abbiamo destinato??? Possibile che non si pensi anche a questo che sarebbe tutto sommato un piccolo accorgimento??
   In ogni caso questo ostacolo è stato agevolmente aggirabile ricorrendo all’acquisto di un piedistallo universale da posizionare appunto al centro dell’apparecchio e facilmente agganciabile ad esso sfruttando la predisposizione sul suo retro dell’attacco vesa. Acquistabile su Amazon ad un prezzo ragionevole.

   Discorso simile può essere fatto per quanto riguardo il telecomando che probabilmente nelle intenzioni della Samsung doveva segnare una svolta e introdurre una grande innovazione rivoluzionando il sistema stesso di approccio ad esso. Di fatto però il gigante ha partorito un topolino, affiancando ad un tv dotato comunque di diverse funzionalità, un telecomando che più scarno non si può immaginare. Si tratta chiaramente di un apparecchio concepito mirando ad un duplice obiettivo, cioè quello di una scelta ecologica visto che funziona ad energia solare (e questo è indubbiamente un merito) e quello di privilegiare l’aspetto smart del tv in questione, evidenziando appunto i comandi a ciò destinati. La sensazione è che la Samsung abbia anche voluto dare un’impressione di “svecchiamento” strizzando l’occhio alla clientela più giovane che è più usa a destreggiarsi con apparecchiature di un certo tipo e non incontrerà grosse difficoltà a districarsi tra i pochi comandi presenti individuando le serie di tasti da premere per portare alla luce quelli occultati.
   Una maggiore attenzione anche verso un’utenza più avanti con gli anni e/o meno avvezza a bazzicare la realtà tecnologica, non sarebbe stata una cattiva idea.
   Ad ogni modo anche questo inconveniente è facilmente superabile, sostituendo il telecomando in dotazione con altri meno basici e fortunatamente anche abbastanza economici. Personalmente avrei potuto farne a meno ma visto che il tv in casa viene utilizzato anche da altri che avrebbero sicuramente incontrato difficoltà, ho optato per questa scelta comprando altri due telecomandi, uno dei quali dall’aspetto decisamente più attuale e nuovo così come nel proposito della Samsung ma non per questo meno completo e meno accessibile come quello della casa madre. L’altro è invece uno dei tanti cloni dei telecomandi Samsung (che questo sì hanno di buono e cioè il fatto di essere intercambiabili e utilizzabili su tutti i tv del marchio), particolarmente ricco di tasti pur senza essere ingombrante e dotato di numerose funzionalità, tra le quali non ultima la retroilluminazione completa, estesa cioè a tutti i tasti e non soltanto come più spesso si riscontra, ai soli comandi del cambio di canale e di volume. Anch’essi entrambi in vendita su Amazon.

   Veniamo adesso alla smart tv sulla quale per carità non c’è nulla da eccepire per quanto riguarda il funzionamento, la velocità di risposta, la facilità di connessione e, da un certo punto di vista, anche la ricchezza dei contenuti. La criticità sta unicamente nel fatto che viene precluso l’accesso alla grandissima quantità di app disponibili ad esempio nel play store di Google e presente nei tv con sistema operativo Android. La Samsung, al pari delle dirette concorrenti, ha invece sviluppato un sistema proprietario, nello specifico il Tizen , così come Lg ha optato per il WebOs, Philips per il Saphi e così via.
   Per quanto posso cogliere, dal punto di vista tecnico si presenta in modo ottimale, ma la scelta di fondo di voltare le spalle ad Android determina inevitabilmente una drastica riduzione del parco delle app fruibili. Anche qui, non è che manchino le più note, diffuse e ambite dall’utente, certamente no anzi ci sono proprio tutte, ma provando a cercare quelle meno comuni e conosciute da tutti, qualche lacuna la si riscontra. Ad esempio a me ha lasciato abbastanza perplessa l’assenza di Dailymotion che pure è una piattaforma di tutto rispetto e, ad oggi, unica competitor (seppure diversi gradini più in basso) di Youtube.
   C’è però da dire che specie per quanto riguarda l’intrattenimento, la scelta è comunque vastissima e chi non avesse esigenze specifiche, troverà certamente di che rallegrarsi. E ancora è bene aggiungere che da questo punto di vista la Samsung si dimostra molto attiva e aggiunge pressoché quotidianamente nuove app al suo store.

   E veniamo a quella che per me è la nota più dolente di tutte, l’assenza del PVR, cioè della possibilità di registrare direttamente quanto viene trasmesso sullo schermo su un dispositivo esterno connesso via usb al televisore. Quella di rimuovere questa importantissima e direi essenziale funzionalità è purtroppo una strada che Samsung, e anche qualche altro sconsiderato produttore, ha intrapreso già da qualche anno, precisamente fin dal 2018 quando, almeno i tv destinati al nostro Paese, sono stati privati del personal video recording. E non sarà mai abbastanza presto quando Samsung si ricrederà sulla stoltezza della scelta fatta e deciderà di tornare sui suoi passi ripristinando questa funzione. A sostegno di questa politica ha addotto una serie di motivazioni che vanno dalla presunta non imprescindibilità del servizio di PVR stante la presenza in rete di tutta una serie di app che garantirebbero l’accesso ai contenuti multimediali resi disponibili da vari canali (argomentazione questa facilmente contestabile e smontabile tenendo conto che non tutti i canali dispongono di un apparato di questo tipo, tutt’altro, e anche coloro che lo hanno, spesso ne limitano la fruizione in termini temporali o quantitativi o in base ad altri criteri) fino ad invocare il rispetto della normativa sui contenuti protetti che, sempre a detta Samsung, consentendo la registrazione verrebbe violata. Se ne dedurrebbe che tutti gli altri produttori che invece la permettono, infrangerebbero apertamente la legge, ma sappiamo bene che così non è.
   Il tv Nokia che ho avuto modo di testare appena il mese prima di passare al Samsung, era provvisto di questa funzione pur essendo destinato al mercato italiano e, fatti debiti distinguo per quanto riguarda l’aspetto qualitativo, si lasciava preferire per questo che, lo ripeto, non è ahimè un aspetto di secondaria importanza.

   Per la quinta stellina, si auspica che Samsung lasci libero il telespettatore di assistere quando meglio crede ai contenuti televisivi, autorizzandolo a registrare quanto viene trasmesso sui suoi televisori.

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